Spreads: Brevi Risposte a Domande Difficili

Un’altra giornata drammatica sui mercati finanziari ha visto salire la differenza tra il rendimento dei BTP egli analoghi titoli decennali tedeschi (lo spread) al record di 5,75 punti d’interesse, con i BOT a due anni, al 7,5% per cento, che oramai rendono più dei BOT a dieci anni, 7,48%. Cerchiamo di capire 1) cosa significa 2) quanto ci costa e 3) perché è successo.

  1. Il significato è presto detto. Con questi tassi d’interesse gli investitori ritengono che vi sia una probabilità di circa il 10% che il valore dei titoli italiani si dimezzi e perciò richiedono rendimenti più elevati. In che orizzonte sono concentrati i rischi? Nel breve periodo, poiché i titoli a breve rendono più di quelli a lungo termine. 
  2. Quanto ci costano gli aumenti? Tanto. Poiché quest’anno vengono in scadenza circa 300 miliardi di titoli, l’aumento di due punti d’interesse sul debito comporta circa 6 miliardi di oneri aggiuntivi l’anno, due terzi circa delle manovre del 2011. Ma la cosa più grave è che, a parte la Banca Centrale Europea, oggi ci sono ben pochi disposti a rinnovare i nostri titoli nel mercato. E poiché le nostre entrate coprono a malapena le nostre spese (al netto degli interessi) potremmo prestissimo trovarci costretti a sospendere il pagamento degli interessi e il rimborso del principale sul debito, diventando insolventi (a meno di nuovi aumenti di tasse e/o nuovi tagli). 
  3. Perche succede tutto cio? Perché la crisi di Grecia, Irlanda e Portogallo ha “dato la sveglia” ai mercati internazionali, che hanno finalmente capito che l’Italia, gravata da un enorme fardello, può fallire. E che l’Europa non è in grado/non vuole pagare al nostro posto. L’annuncio di dimissioni del Premier, rinviato a dopo l’approvazione delle misure concordate con Bruxelles, ha creato nuova incertezza sul se e quando l’Italia avrà un governo finalmente in grado di affrontare l’emergenza. (Metro, 10 novembre 2011)